“PASODOBLE” AL QUADRATO

[di Fabio Acca]  Partecipare a una performance di Cristina Rizzo, per le tante possibilità che nella sua ormai lunga carriera questa parola ha assunto rispetto alla rinegoziazione del concetto di spettacolo, significa misurarsi con una certa iconicità. Le sue creazioni, infatti, hanno la singolare capacità – che appartiene solo ai grandi artisti – di essere immediatamente riconoscibili e di condurre chi ne è testimone a quella particolarissima sintesi che traduce un patrimonio coreografico in una immagine mentale che si fa corpo. L’iconicità di cui stiamo parlando, però, non corrisponde mai in Rizzo a una retorica figurativa, piuttosto è il frutto di un’instancabile fame di futuro. Significa, cioè, fare i conti con il processo attraverso il quale tale immagine si condensa di volta in volta, con una insistenza anche scomoda e senza sconti, intorno a una partitura fisica imprevedibile, a una catena concettuale spiazzante o a una scrittura scenica assolutamente inconsueta. Paradossalmente, anche per staticità. È la stessa insistenza che muove un ricercatore verso l’oggetto del proprio interesse, verso la meraviglia della scoperta. Una ostinata perseveranza che può sembrare ai più un accanimento nei confronti delle logiche del tempo. Quel continuo picchiettio sul più indecifrabile dettaglio, quello stare sulle cose tanto… Continua a leggere

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UNO “SCENARIO” CORAGGIOSO Premio Scenario 2017 – Edizione del trentennale

[di Fabio Acca] La finale 2017 del Premio Scenario, svoltasi per la nona volta consecutiva a Santarcangelo di Romagna e ospitata dal 10 al 12 luglio al Teatro Lavatoio nell’ambito di Santarcangelo Festival, verrà sicuramente ricordata come una delle più significative degli ultimi anni. Non solo per la qualità delle 15 creazioni finaliste presentate, ma soprattutto per l’ammirevole impegno di tutti coloro che hanno lavorato a questa 16a edizione del trentennale. Uno sforzo a dir poco coraggioso, in tempi di “totale mancanza di qualsiasi attenzione alla creatività giovanile da parte di governi e partiti”, per citare uno stralcio dell’appassionata lettera indirizzata da Marco Baliani (presidente della giuria, nonché ideatore e fondatore del Premio Scenario nel 1987) alla comunità teatrale italiana all’indomani della finale santarcangiolese. È ormai storicamente assodato che il progetto Scenario ha avuto – e detiene tuttora – un ruolo determinante nel riconoscere, accompagnare e portare a una evidenza nazionale le migliori energie della giovane scena contemporanea italiana. Per stare solo alle edizioni del nuovo millennio, è sempre utile ricordare che da qui sono emersi numerosi artisti dell’attuale panorama nazionale della ricerca, tra cui, per menzionarne alcuni, Emma Dante, Davide Enia, Habillé d’Eau, Francesca Proia, Teatro Sotterraneo, Gianfranco Berardi,… Continua a leggere

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