LA CRITICA, LA DANZA, IL CORAGGIO

di Fabio Acca

CHIAMALA COL SUO NOME. Rileggendo “Come d’aria” di Ada D’Adamo

di Francesca Sivo

RODOLFO SANTANA: TWO CONTINENTS, ONE LEGACY

by Kala Fuenmayor and Angelo Romagnoli

NICOLA SAVARESE (1945-2024): UNO STUDIOSO-ARTISTA

di Marco De Marinis

IO È UN ALTRO: UN INCONTRO CON ENZO MOSCATO

di Manlio Marinelli

LA CRITICA, LA DANZA, IL CORAGGIO

[di Fabio Acca] Per condividere alcuni pensieri sulla critica[1], in particolare su come la critica dedicata alla danza contemporanea si è sviluppata nel dibattito italiano, partirei da alcune considerazioni che in parte intercettano anche quella condizione auto-etnografica che fa storia. Tale aspetto, lungi dal voler qui assumere un carattere autobiografico,...

CHIAMALA COL SUO NOME. Rileggendo “Come d’aria” di Ada D’Adamo

[di Francesca Sivo]   «Sei Daria. Sei D’aria. L’apostrofo ti trasforma in sostanza lieve e impalpabile. Nel tuo nome un destino che non ti fa creatura terrena, perché mai hai conosciuto la forza di gravità che ti chiama alla terra». Comincia così, con un raffinato gioco di parole, anticipato già...

RODOLFO SANTANA: TWO CONTINENTS, ONE LEGACY

[by Kala Fuenmayor and Angelo Romagnoli] The internationally renowned Venezuelan playwright and theatre director Rodolfo Santana was born on October 25th, 1944, in Guarenas, a humble dormitory town in the outskirts of Caracas, Venezuela. He was one of six brothers. The main influences in his early life were his mother,...

NICOLA SAVARESE (1945-2024): UNO STUDIOSO-ARTISTA

[di Marco De Marinis] La cultura teatrale italiana piange Nicola Savarese, scomparso a Roma il 20 giugno a settantotto anni. Savarese è stato uno dei più importanti studiosi di teatro della seconda metà del Novecento, molto noto anche all’estero. Ma in realtà, nel suo caso, la definizione di studioso risulta...

IO È UN ALTRO: UN INCONTRO CON ENZO MOSCATO

[di Manlio Marinelli] Quando nell’agosto del 1995 Enzo Moscato mi concesse l’intervista di seguito trascritta[1] era reduce dall’esperienza di Recidiva alla Biennale Teatro appena due mesi prima, il 18 giugno, e si trovava nel pieno di una delle fasi maggiori della sua ricerca teatrale e drammaturgica[2]. Vincitore del premio Riccione...

IL SENSO DELL’ALTROVE TRA POESIA E PERFORMANCE. Su “Cronicario” di Dario Tomasello

[di Annamaria Sapienza]   Che la Sicilia sia tra le terre più affascinanti e misteriose del Mediterraneo non è certo una rivelazione, ma che ogni città dell’isola rivendichi un’identità specifica in ogni suo aspetto meriterebbe un’attenzione particolare, ovvero, un’immersione nelle radici e nei trascorsi che distingue un luogo dall’altro con...
«CULTURE TEATRALI» ON LINE è un progetto di osservazione e studio dei fenomeni attuali della scena italiana e internazionale, particolarmente interessato a pratiche e politiche che sostengano l’indipendenza e la pluralità dei linguaggi. Pensato come strumento di intervento critico e di approfondimento analitico, si propone di offrire una visione delle molteplici e variegate tendenze in atto, dando piena cittadinanza ai diversi generi, formati, linguaggi e processi artistici che compongono il panorama contemporaneo delle performing arts. «CULTURE TEATRALI» ON LINE dispone uno scenario di scritture il cui fulcro è il "Focus", monografico intorno a significativi eventi nazionali e internazionali, che riunisce oggetti critici di diversa natura. Lo affiancano le rubriche "Mondocritica", con recensioni sui fenomeni in corso; "Teatro dei libri", dedicata a riflessioni su libri, volumi e saggi di recente uscita; "Extra", raccolta miscellanea di interventi sullo spettacolo contemporaneo. Alla rivista cartacea è invece riservata una sezione del sito, "Annuario", dove è possibile sfogliare l'intera collezione. Pur entro questo amplissimo spettro di interessi, «CULTURE TEATRALI» ON LINE (lavorando in sinergia con l'omonima rivista cartacea) non vuole affatto abdicare al “teatrale”, interpretandone piuttosto il valore come intersezione unica, e più che mai vitale, di linguaggi, culture e saperi: un’arte vivente insostituibile per scuotere i territori già organizzati del sapere e rinnovare l'esperienza indispensabile dell'intensificazione e del decondizionamento nella relazione interumana.