Instabili Vaganti
DOVE LA PRESENZA EVOCA L’ASSENZA, di Instabili Vaganti È singolare rievocare la nostra partecipazione al convegno Terzo Teatro: ieri, oggi, domani a un anno di distanza temporale e circa 6000 km di distanza spaziale. Ma ancora più particolare è scrivere il seguente intervento sul Terzo Teatro dopo aver incontrato da pochi minuti Eugenio Barba, alla National School of Drama di New Delhi, dove siamo stati invitati con il nostro spettacolo Made in Ilva a quello che quest’anno sembrerebbe essere uno dei più grandi e importanti eventi teatrali del mondo: le “8th Theatre Olympics” in India. Vedendo lo spettacolo dell’Odin in programma al festival, The Great Cities under the Moon, ho pensato subito a quanto il nostro teatro sia distante dal loro. Sentendo il discorso di Eugenio Barba durante il Word Theatre Forum, ho pensato invece a come vi sia qualcosa nel loro lavoro che empaticamente sentiamo appartenerci: una sorta di codice genetico dell’attore che ci accomuna. Come compagnia Instabili Vaganti non ci siamo mai sentiti a nostro agio in nessuna categoria o classificazione di genere. La nostra ricerca mira a scardinare le etichette, le scatole cinesi nelle quali la critica e il mercato teatrale vorrebbero incasellarci. Al Fringe di… Continua a leggere