“No Dams”: no, non è stato questo il Dams!
[di Marco De Marinis] Sono appena uscito dalla saletta del Museo della Musica di Strada Maggiore, dove si proietta il film No Dams nell’ambito della mostra omonima sui cinquant’anni del celebre corso di laurea. Confesso il mio stupore, per non dire di peggio, di fronte a una ricostruzione talmente parziale e riduttiva da diventare irriconoscibile, almeno per uno che, come il sottoscritto, nel Dams bolognese ci ha lavorato una vita, dalla sua nascita fino a meno di due anni fa. Capisco che in trenta minuti non si può dire tutto, mi rendo conto che i materiali d’archivio sono quelli che sono (per chi non ha voglia di perdere tempo), immagino la comprensibile tentazione di confezionare qualcosa di accattivante, ma niente giustifica una operazione così superficiale e fuorviante. Uno spettatore poco o per nulla informato (a chi altri, in fondo, dovrebbe rivolgersi questa mostra?) potrebbe uscirne con l’idea che il Dams sia stato, e sia ancora, soprattutto un centro di attività etnomusicologiche con qualche altra cosa intorno, tanto ingombrante e sproporzionata risulta la presenza del festival Suoni dal Mondo, per altro chiuso anni fa dal suo ultimo direttore perché in crisi profonda. Aggiungo poi che – a peggiorare ulteriormente la situazione… Continua a leggere