CURI, IL RINOCERONTE E RAFFAELE. “rhinoceros apud saepta” e “Istantanee dell’Assurdo” di Raffaele Curi alla Fondazione Alda Fendi-Esperimenti

[di Paola Bertolone] Assiepatissimi, i visitatori aspettavano l’apertura del nuovo spazio della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, tra curiosità, frivolezza, selfie, impazienza, conversazioni civili e incivili, la sera del 18 ottobre 2018. A via del Velabro e nella piazza antistante il rinnovato palazzo ad opera di Jean Nouvel si consumava un cerimoniale laico: il varo di un luogo “rigenerato” in senso architettonico e riprogettato nell’attribuzione del significato, cioè nell’ascrizione della qualifica. La placida Roma, immersa nel molle tempo sfaccendato, attendeva quell’evento. Premeva. Sul lato sinistro della piazza, l’Arco di Giano era rischiarato, per mano di Vittorio e Francesca Storaro, di una luce vagamente arancione, di sole estivo al tramonto e mai era apparso così attraente. In alto sull’Arco di Giano la scritta illuminata al neon rhinoceros apud saepta…svetonio a indicare la titolazione della serata e dell’installazione estesa a comprendere quel celebre monumento. All’ingresso del palazzo il rinoceronte, opera di Riccardo Buzzanca, attendeva invece i visitatori accorsi all’inaugurazione di Istantanee dell’Assurdo il 14 aprile 2019. Per rhinoceros apud saepta il rinoceronte era stato sistemato davanti all’Arco di Giano, venendo a creare un effetto di spaesamento e anche di amplificazione percettiva del luogo. L’illustre monumento, che sorge in un’area colma di capolavori… Continua a leggere

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