COSE DI CASA. Su “Io Esco” di Babilonia Teatri

[di Fabio Acca] Dal 2021, la compagnia Babilonia Teatri porta avanti una indagine sul concetto di “casa” con gli strumenti che da sempre le sono più congeniali: il teatro e la scrittura drammatica, laddove si fondono a pratiche condivise con persone, gruppi, comunità, luoghi e territori. Percorsi animati dall’autentica necessità di far convergere in qualcosa di teatralmente codificato e accessibile un processo di lavoro complesso, a partire da una attitudine che potremmo definire “antropologica”, cioè a diretto contatto con i fatti e le persone che animano questo nostro contradditorio presente. A proposito della capacità di Babilonia Teatri di stare a stretto contatto con la realtà, si è spesso parlato di un teatro “pop”, sia per gli espliciti riferimenti della compagnia ai valori, ai linguaggi e ai discorsi generati nell’ambito della comunicazione di massa, sia in una accezione di “popolare” nel senso di una prossimità potente alle storie e ai contesti dei protagonisti dei loro lavori. Una inclinazione, quest’ultima, che da almeno dieci anni sembra essersi fatta sempre più necessaria e urgente nella sua intensità sociale e che in questo progetto dedicato alla casa si manifesta inizialmente nella volontà di attraversare anche luoghi che ne problematizzano le funzioni: dormitori, centri di… Continua a leggere

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