LA METAMORFOSI NEL TEATRO VIVENTE. L’Ovidio post-antropocentrico di Manuela Infante e di O Thiasos TeatroNatura
[di Laura Budriesi] Ovidio introdusse nella lingua latina il termine greco metamorphosis. Alla fine del XVI secolo il naturalista Thomas Muffet lo utilizzò in ambito biologico in un’opera dedicata agli insetti, maestri della diversificazione (Coccia, 2020). L’idea che la forma non sia data una volta per tutte è stata affrontata...
TRE PASSI IN “SENTIERI”: AZUL TEATRO E IL LAVORO CON LA NATURA
[di Emanuele Regi] La grande varietà ed eterogeneità che caratterizza le pratiche performative in spazi naturali – per uno sguardo aggiornato si veda il Dossier Teatro e Natura recentemente pubblicato su «Hystrio» (2023) – non rende affatto facile una loro corretta interpretazione secondo paradigmi storicizzanti, specie di fronte a una...
“UN TEATRO NELLA CITTÀ, LA CITTÀ NEL TEATRO”. Breve storia del Gogol Center di Mosca (2012-2022)
[di Claudia Olivieri] Gogol’ (cade in scena da dietro le quinte e se ne resta pacificamente sdraiato). Puškin (entra, inciampa in Gogol’ e cade): Maledizione! Non sarà mica Gogol’? Gogol’ (tirandosi su): Che schifo! Non si può riposare un attimo! (Si allontana, inciampa in Puškin e cade) Non mi...
UN OTTOBRE TEATRALE. Cartoline di viaggio (parte seconda)
[di Marco De Marinis] (continua dalla prima parte) 18 ottobre, Prato. Un convegno per il centenario della nascita di Marcel Marceau Sono a Prato, all’Istituto Magnolfi (dove nel 1978 assistetti alle straordinarie Baccanti di Luca Ronconi, ricreate solisticamente da Marisa Fabbri), dove l’infaticabile Teresa Megale ha riunito alcuni studiosi per...
APOCALISSE DI UN TEATRO DI POESIA. PER ENZO MOSCATO
[di Dario Tomasello] La morte di Enzo Moscato chiude un’epoca breve e per molti versi decisiva, capace di dipanarsi grossomodo tra la metà degli anni Ottanta del secolo scorso e la metà degli anni Dieci di questo secolo. Un’epoca in cui abbiamo creduto di scorgere, a torto o a ragione,...
UN OTTOBRE TEATRALE. Cartoline di viaggio (parte prima)
[di Marco De Marinis] Nello scorso ottobre mi è capitato di viaggiare lungo tutta la penisola per visitare varie tribù teatrali. Per lo più si è trattato di tribù che conosco e frequento da anni, ma non sono mancate le novità e le sorprese. Parlo di realtà anche molto diverse...
«CULTURE TEATRALI»
ON LINE è un progetto di osservazione e studio dei fenomeni
attuali della scena italiana e internazionale, particolarmente
interessato a pratiche e politiche che sostengano l’indipendenza e la
pluralità dei linguaggi. Pensato come strumento di intervento critico e
di approfondimento analitico, si propone di offrire una visione delle
molteplici e variegate tendenze in atto, dando piena cittadinanza ai
diversi generi, formati, linguaggi e processi artistici che compongono
il panorama contemporaneo delle performing arts. «CULTURE TEATRALI»
ON LINE dispone uno scenario di scritture il cui fulcro è il "Focus", monografico intorno a significativi eventi nazionali e internazionali, che riunisce oggetti critici di diversa natura. Lo affiancano le rubriche "Mondocritica", con recensioni sui fenomeni in corso; "Teatro dei libri", dedicata a riflessioni su libri, volumi e saggi di recente uscita; "Extra", raccolta miscellanea di interventi sullo spettacolo contemporaneo. Alla rivista cartacea è invece riservata una sezione del sito, "Annuario", dove è possibile sfogliare l'intera collezione. Pur entro questo amplissimo spettro di
interessi, «CULTURE
TEATRALI»
ON LINE (lavorando in sinergia con l'omonima rivista
cartacea) non vuole affatto abdicare al “teatrale”, interpretandone
piuttosto il valore come intersezione unica, e più che mai vitale, di
linguaggi, culture e saperi: un’arte vivente insostituibile per
scuotere i territori già organizzati del sapere e rinnovare
l'esperienza indispensabile dell'intensificazione e del
decondizionamento nella relazione interumana.